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“Signora, scusi, sono più di sei ore che occupa il tavolino. Abbia pazienza. Per di più ha ordinato solo un caffè”
“Come dice? Si, ha ragione, mi scusi. Può portarmene un altro per piacere?”
“Ma signora non ha freddo qui fuori? Non si offenda, è da un po’ che la osserviamo da dentro. Sono ore che sta immobile senza muovere un muscolo a fissare un punto nel vuoto. E’ sicura di sentirsi bene?”
“Sto bene. Sto bene, grazie. Solo che devo star qui ancora un po’. Ordino qualcos’altro, se vuole. Se ordino qualcosa non mi potete mandar via, non è vero?”
“No, certo, a rigor di logica non la potremmo mandar via. Però…”
“Però?”
“Però lei così qui immobile, con quello sguardo fisso, mi capisca, non è un bel vedere. Anche per gli altri clienti.”
“Abbia pazienza…”
“Io ho tutta la pazienza del mondo ma di persone, mi perdoni, diciamo strane ne capitano fin troppe e poi alla fine chi ci rimette è il locale”
“Abbia pazienza..”
“E ora cosa fa? Anche le lacrime no, per piacere! Se adesso si mette pure a piangere me li fa scappare tutti! E poi. Non ci si mette a piangere per strada! Insomma!”
“Mi perdoni è che ho avuto un grande dispiacere…”
“E non le sembra che in questo stato d’animo, sarebbe stato meglio rimanere a casa?”
“ A casa non posso tornare, mi creda…”
“Ma avrà un altro posto dove raccogliersi con il suo, come lo chiama lei, dispiacere. Che non sia un locale pubblico, magari. Con tutti che la guardano.”
“Ma io cerco di non dare fastidio a nessuno…”
“Eh no, signora, questo lo devono giudicare gli altri, se non le dispiace. Io, dovessi essere qui a mangiare un toast in quella mezz’oretta di buco dal lavoro che ho, di vedermi anche la sua faccia triste e le sue lacrime proprio non ne avrei voglia. Mi andrebbe di traverso il pranzo, altro che!”
“A volte succedono delle cose nella vita che uno non si aspetterebbe mai, mi creda. Mi auguro che a lei non debba…”
“Eh no, eh! Non cominciamo con le minacce adesso! La vita è già piena di disgrazie, il telegiornale non fa altro che mostrare disgrazie! Ci manca giusto lei! Vada via, per piacere, vada via che a questo mondo c’è bisogno di gente positiva, propositiva, pratica, risolvente, energica e non di gente che contamina gli altri con le sue vibrazioni negative! Magari se avesse da lavorare invece che passare la giornata al bar avrebbe meno tempo per piagnucolarsi addosso! Manco fosse l’unica ad avere “dispiaceri”! E non si preoccupi del caffè! Glielo offre la casa. Che non si dica che non siamo comprensivi!”