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C’era una volta una foca spiaggiata.
Che razza d’inizio è? Le foche sono sempre spiaggiate. Le foche vivono sulla spiaggia, non lo sapevi? Dormono, si insabbiano, prendono il sole, si accoppiano e poi fanno le uova sulla spiaggia.
Come dici? Le foche sono mammiferi e non fanno le uova? Mah! A me non risulta. Comunque di sicuro chi si spiaggia non sono le foche. Tutt’al più le balene. Loro sì, poverette, che ogni tanto si spiaggiano e questo non è bello perché quando succede non sanno che diamine fare lì sulla spiaggia. Non sono nemmeno capaci di deporre le uova nella sabbia. Per fortuna, però, questo succede di rado e le loro uova le balene di solito riescono a deporle in mare.
Come? Ancora con questa cosa che le balene sono mammiferi? Che noia! E invece io so per certo che le balene fanno le uova e le fanno in mare. Va bene?
E infatti, dal momento che le uova di balena notoriamente galleggiano, non è impossibile navigando qua e là avvistarne qualcuna, come sanno bene tutti i vecchi marinai. Le si può vedere, specie sul far della sera, bianche e gigantesche dondolarsi tra i flutti dei mari più remoti e il primo che le avvista acquista fortuna. Amerà donne bellissime, riceverà denaro e sarà protetto dai naufragi per sempre, anche se quest’ultima è una leggenda e io, onestamente, non so quanto ci sia di vero.
Siccome dentro l’uovo il balenottero si agita sempre di più, mano a mano che diventa più grande, i grandi gusci si muovono da soli e se ne vanno alle deriva per i sette mari e così a volte capita che qualche inesperto le scambi per boe e ci ancori la propria imbarcazione. Inutile dire che non esiste un errore più grande che ancorarsi ad un uovo di balena. Primo perché ti risveglierai lontano miglia e miglia dal luogo dove ti sei addormentato e secondo perché potrebbe succedere che il guscio si schiuda mentre tu ci stai ancorato. E questa, credimi, è una vera sciagura.
Di più, una catastrofe, perché i cuccioli di balena, appena nati, si affezionano al primo che vedono, come le anatre, e lo eleggono a loro madre. E sono molto affettuosi i cuccioli di balena, moltissimo, e subito prendono a strusciarsi, scodinzolano, baciano la mamma e le saltano in braccio.
Un comportamento molto commovente, un vero spettacolo della natura, che sarebbe anche piacevole se il piccino non pesasse più di due tonnellate.
Poi, dopo averti festeggiato per bene, i balenini ti si azzeccano peggio di un venditore di fazzoletti al semaforo e non c’è più verso di far nulla senza averceli appresso. Se tu, mamma adottiva, provi a scappare sulla terra ferma per fare una di quelle cose che si fanno solo sulla terra ferma, tipo scavare una buca, seminare l’orto, condurre una mandria al pascolo o fare una gara di sci alpino, loro cercano di seguirti e questa è la spiegazione di un mucchio di episodi di spiaggiamento di cetacei in tenera età.
Io ho conosciuto un capitano maori che era entrato così tanto nella parte da tatuarsi il corpo, la faccia, tutto, in maniera da sembrare mamma balena ed era pure ingrassato da far paura e pur di non veder morire di dolore il suo piccolo lo portava con sé anche durante le licenze a terra. Ricordo che girava con una gigantesca vasca di acqua salata che trainava con un camion. Era uno spettacolo pazzesco e quando la gente lo vedeva passare si sfregava gli occhi, si dava i pizzicotti e smetteva di bere. Una volta la polizia voleva multarlo ma mancava l’articolo del codice della strada adatto al suo caso non essendo previsto il divieto di condurre veicoli per i cetacei muniti di regolare patente. Lo chiamavano capitan Baleno e nessuno osava mancargli di rispetto perché se ti azzardavi la mafia dei capodogli ti prendeva di mira e non potevi neanche più farti il bagno nella tua vasca senza essere attaccato.
E ancora non ti ho detto quel che succede all’infelice che per disattenzione o volontariamente si trova ad urtare e rompere un uovo di balena!
Le balene sono animali tanto mastodontici quanto antichi e la loro magia ha la stessa età degli oceani. Terribile è la maledizione che ricade sull’incauto e nessuno mai è riuscito a sfuggirle: nel corso della sua vita il poveretto sarà destinato a inghiottire un burattino di legno, fuggire perennemente dalle navi giapponesi e accoppiarsi in acqua con una donna corpulenta che durante l’unione emetterà senza sosta suoni cupi e prolungati.
Ma mi rendo conto di averti interrotto, scusa.
Continua pure con la tua storia della foca spiaggiata.