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amore, anima, canto sciocco numero due, corpo, Ivano Ferrari, Ivano Ferrari poesie, mistero, morte, poesia, poesie
Mai saprò che sarebbe
rivestirmi del tuo corpo
se fossero mie
le gambe che pieghi,
se dal cucchiaio
assaggiassi il cibo
con la tua bocca.
E come si posano
e la forma dei pensieri
che ti risalgono
dalla pancia
e di quelli fugaci
che salpano
dai tuoi piedi
orlati di gusci melograno
e i brividi, il sangue
che mi goccia nei panni
del tuo mese,
e sentirmi toccare
toccando dentro l’ombra
tutto quello che di te
più amo.
I corpi muoiono
i corpi muoiono i corpi
muoiono
e le anime
insieme
e io non sarò
mai te
non sarò te
non sarò mai
in te.
Anche i miei misteri
sono nelle stive
che ti porti via.