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Volevo riempire la busta
del market di ragioni
buone ragioni per amarmi,
le più costose, adagiarla
nel portabagagli piena
e deportela ai piedi, nel disordine
della nostra cucina
perché tu la svuotassi
pezzo a pezzo, leggendo veloce
le etichette per poi riporre
assorta ogni cosa
come fai sempre
in una dispensa previdente
riempire il carrello
di motivi
buoni motivi ma negli scaffali
ho trovato niente
o poco, acconciature e pose, argini
e bastioni, lingue
che schioccavano a comando,
citazioni, un costume,
tappi di cerume.
Così sono tornato con la busta
vuota, ho inventato una scusa
e te l’ho porta
senza guardarti gli occhi,
tu l’hai stirata
con le mani
come fai quando risani le cose
rotte, l’hai sventolata
come una bandiera
e hai detto è proprio quello
che serviva per la pattumiera
poi mi hai accarezzato
come fossi
prezioso
e mi hai baciato.