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“Asapkasù”
“Si, anch’io ho paura, ma ricordati quello che ci diceva la maestra”
“Mizabendwud?”
“Come, non ti ricordi? Lei diceva sempre che la paura è una delle cose da temere di più e che poi alla fine non può succederci niente di così terribile. Che le storie finiscono sempre bene ma che anche se non fosse così è sempre meglio non essere prigionieri della paura, non farla vincere.”
“Nosidupevò”
“Si, certo, infatti ti ho detto che anche io ho paura, se no non te l’avrei detto, ma sono sicuro che sei lei fosse qui con noi, adesso, a ripeterci quelle parole con quel viso buono che aveva, avremmo meno paura, ne sono sicuro”
“Kopweve Je”
“Non lo so. Tu lo dici sempre che anche le mamme e i papà sono cattivi. Io non sono così sicuro. Lo so che tutti gli uomini e le donne cattivi lì fuori spesso sono anche mamme e papà di qualcuno, lo so, hai ragione, e che anche tanti bambini sono cattivi, hai visto ieri Christian cosa ha fatto al bambino problematico della terza E? Però ci sono anche le persone buone no? Non credi?”
“Bicos dubìd”
“Quando parli mi sembra che tu abbia ragione ma se hai ragione è tutto troppo brutto, capisci? Io non voglio che tu abbia ragione eppure ho paura che tu ce l’abbia. Perché se ce l’hai vuol dire che anche noi diventeremo così o magari siamo già così e non ce ne accorgiamo. Come quel telegiornale che guarda papà mentre mangiamo. Io devo chiudere gli occhi per non vederlo. E delle volte sto così a occhi chiusi aspettando che cadano le bombe sulla nostra casa da un momento all’altro e magari mi becco pure una sgridata perché non mangio. E poi a forza di sentire le notizie loro cominciano ad arrabbiarsi e a dire che bisognerebbe ammazzare questo e quello e a sentir loro hanno tutti torto e loro sono gli unici che sanno come dovrebbe andare il mondo e cominciano ad alzare la voce e io mi sento il cuore che mi cade in fondo alla pancia perché d’un tratto mi sembrano solo come tutti gli altri. Persone che hanno paura e cercano di far paura. Anche voi a Linzolendolandia guardate il telegiornale?”
“Tehksèai”
“Beati voi. Io per me vorrei che non lo avessero mai inventato. Sai perché? Perché non serve a niente”
“Defrenze pasgerini”
“Si me l’hai già detta la tua paura. E da quando me l’hai detta che non penso ad altro.
E’ quando smettono di fare la voce che si fa con i bambini e cominciano a fare la loro voce vera. Sono ancora loro ma nello stesso tempo non lo sono più e si capisce che quasi non li conosciamo, che con noi fingono. E il pensiero di quante cose non sappiamo mi fa pensare che forse è tutto diverso da come sembra. E mi tremano le gambe.”
“Derik kmeirpa dujme”
“Si, lo sento, lo sento che mi stanno chiamando. Devo andare a cena. Che fortuna che avete voi Linzolendolandesi a non aver bisogno di mangiare. Ma tu aspettami qui, eh? E non far rumore. Che io torno subito. Nel frattempo puoi tenere il mio delfino che ti faccia compagnia”.